Il dropship, o dropshipping, è un modello di business che consente di vendere i propri prodotti online senza avere un magazzino fisico (ma se ce l’hai, scopri come gestirlo al meglio!). Questo metodo sta prendendo piede da poco in Italia, ma è già decisamente affermato negli Stati Uniti e nel resto del mondo, poiché consente, anche a chi non può permettersi i costi di gestione di un magazzino, di vendere attraverso un eCommerce. La maggiore differenza rispetto al metodo di vendita tradizionale sta nel fatto che il venditore non possiede fisicamente i prodotti, ma li fa spedire al momento dell’ordine direttamente da una terza parte (di solito la casa madre del prodotto). Non si occupa quindi dello stoccaggio, della spedizione e del customer care post-vendita, con uno sgravo economico non indifferente. Ma vediamo più da vicino quali sono i vantaggi e gli svantaggi.
Vantaggi del dropship
Minori investimenti – Probabilmente il maggior vantaggio del dropshipping sta nel permettere l’apertura di un eCommerce senza l’investimento di migliaia di euro per la gestione dell’inventario e del magazzino. Con il dropship, puoi richiedere il prodotto solo quando l’hai effettivamente venduto e quindi evitare di investire in centinaia di prodotti in stock che rischi di non vendere.
Facile da avviare – Avviare un progetto di eCommerce è molto più semplice quando non devi preoccuparti dello stoccaggio dei prodotti. Con il dropship non devi preoccuparti di:
- Gestire o pagare l’affitto di un magazzino
- Imballare e spedire i prodotti
- Tracciare i prodotti per questioni amministrative
- Gestire i resi e i problemi nelle spedizioni
- Ordinare prodotti e gestire l’inventario
Minori uscite – Con il dropshipping hai la possibilità di ridurre notevolmente le spese generali, poiché non devi mantenere e gestire un magazzino con tutti gli annessi e connessi (personale, attrezzature, pulizia). E’ possibile iniziare a vendere da casa, basta un pc e una spesa mensile di circa 100 euro. Ovviamente, più il business crescerà, più aumenteranno le spese, ma saranno sempre minori di quelle di un business tradizionale.
Postazione flessibile – Un eCommerce in dropshipping può essere gestito da qualunque postazione in cui ci sia una connessione Internet. A patto di riuscire a comunicare con fornitori e clienti, puoi gestire il tuo business da qualsiasi luogo tu voglia.
Larga selezione di prodotti – Poiché non devi avere il prodotto già in stock al momento dell’acquisto, puoi permetterti di vendere un numero di maggiore di prodotti.
Svantaggi
Tuttavia il dropshipping possiede anche alcuni svantaggi, ed è questo il motivo per cui i maggiori eCommerce preferiscono gestire internamente il magazzino. Vediamoli insieme.
Minore margine di guadagno – Il minore margine di guadagno è il maggiore svantaggio del dropshipping. Poiché iniziare è molto semplice e richiede un basso investimento, molti tuoi competitors abbasseranno i prezzi per avere anche un minimo margine di guadagno e sperare di crescere mano a mano: in questo modo costringeranno anche te ad abbassare i prezzi.
Problemi di inventario – Se i tuoi prodotti sono nel tuo magazzino, è più facile tracciarne l’entrata e l’uscita. Ma quando ti rifornisci da più fornitori, che a loro volta riforniscono più eCommerce, diventa difficile tenere a mente l’andamento dei prodotti. Puoi provare a sincronizzare il tuo inventario con quello dei fornitori, ma non sempre questi possiedono gli strumenti tecnologici necessari.
Complessità delle spedizioni – Facciamo un esempio pratico. Un utente vuole comprare dal tuo eCommerce tre prodotti, ognuno dei quali è spedito da un fornitore diverso: quale sarà il costo di spedizione? Probabilmente sarà diverso per ogni prodotto, con la conseguenza che il calcolo può diventare complicato e oneroso per chi acquista. Converrebbe quindi fissare un prezzo fisso di spedizione, con il rischio però di rimetterci dei soldi o di dover alzare i prezzi rispetto alla concorrenza.
Errori dei fornitori – Visto che non sei tu a gestire l’inventario e le spedizioni, non sei tu a commettere eventuali errori. Ma il cliente ha acquistato sul tuo sito, quindi chiederà a te di risponderne: dovrai svolgere quindi lo scomodo compito di intermediario invisibile, senza contare che gli ordini sbagliati rovinerebbero la tua brand reputation.
Aspetti fiscali e burocratici del dropshipping
Se hai deciso di adottare il dropshipping, eccoti alcuni suggerimenti per svolgere al meglio tutti gli obblighi fiscali e burocratici. I passaggi da seguire per avviare una tale attività sono gli stessi che interessano un eCommerce tradizionale:
- Apertura partita iva (codice ateco 47.91.10 – Commercio al dettaglio di prodotti via internet);
- Iscrizione al Registro Imprese della provincia competente
- Iscrizione INPS commercianti (nel caso in cui ad esempio si fosse dipendenti tempo pieno è possibile richiedere l’esonero dall’iscrizione INPS)
- SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) presso il SUAP del comune dove ha sede legale l’impresa. Lo stesso SUAP solitamente fornisce i modelli adatti (es. modello Com6 bis)
Tutti i passaggi sopra descritti vengono attuati con la Comunicazione Unica, che deve essere inviata telematicamente presso la Camera di Commercio competente che effettua tutte le iscrizioni previste con una sola comunicazione. Per l’avvio di tale attività i costi si aggirano sui 130/150 euro per diritti e bolli (in base alla provincia varia il costo), cui si sommano i costi per imposte e contributi (3.200 euro circa il contributo fisso minimo annuo per INPS, per le imposte il costo è variabile in base al reddito, avendo i requisiti è possibile accedere però al nuovo regime dei minimi con imposta sostitutiva al 5%, ma ad esempio le vendite di prodotti non devono superare i 30.000 euro e non è possibile vendere tali prodotti fuori dalla CEE).
La fatturazione nel dropshipping avviene anch’essa allo stesso modo di un classico negozio online, quindi il venditore riceverà fattura per i prodotti dal dropshipper e annoterà le vendite tra i corrispettivi, o emetterà fattura qualora venga richiesta: ricordiamo che nel caso di vendita per corrispondenza o via internet (nel caso di vendita di prodotti fisici e non digitali come e-book) non è obbligatorio emettere ricevuta fiscale o scontrino, basta soltanto annotare i corrispettivi nell’apposito registro, oppure emettere fattura quando richiesta.