Spesso quando si vuole fare SEO si pensa sempre a strategie complesse e articolate e strumenti costosi e complicati che solo addetti ai lavori sono in grado di utilizzare e ottimizzare.

In effetti anche quella è SEO e sicuramente la strategia, come raccontato da noi in passato, è fondamentale per misurare ogni passo che si fa in questa direzione. Inoltre gli strumenti analitici volti ad ottimizzare le performances del (o dei) nostri siti sono molti e servono sicuramente.

Ma, in questo articolo, voglio mostrarvi come ci sia un grande strumento al servizio della SEO totalmente gratuito per ottimizzare e migliorare il nostro posizionamento. Chi ce lo mette a disposizione? Google in persona!

Infatti sono sicuro che tutti, o quasi, conoscono la “Google Search Console” nota anche come “Webmaster tool” che contiene una serie di strumenti utili per conoscere, valutare e ottimizzare lo stato, in termini di indicizzazione, del nostro sito.

Ho raccolto alcuni suggerimenti per sfruttare al meglio questo strumenti di Google per la nostra SEO:

–          Miglioramenti HTML: C’è una voce apposita (sotto la categoria “aspetto nella ricerca”) che ci permette di avere una panoramica chiarissima su quali tra i principali errori SEO possiamo trovare nel codice HTML del nostro sito.

Si tratta di aspetti molto importanti per Google e fanno parte, in un certo senso, di quella che rappresenta la vera e propria base di una ottimizzazione in questo senso.

All’interno di questa voce troviamo due sostanziali divisioni: “meta descrizione”, dove troviamo le segnalazioni di quelle meta descrizioni che sono duplicate, troppo lunghe o troppo corte! Non resta che cliccare sulle singole voci per andare a vedere nel dettaglio quali pagine ci generano questo errore. E ovviamente intervenire.  L’altra voce è “tag title” dove abbiamo una visuale sugli errori presenti, eventualmente, sui meta title delle nostre pagina. Vedremo quindi quelli mancanti, quelli duplicati, quelli lunghi, quelli brevi e quelli non informativi.

Prestate molta attenzione ai contenuti duplicati, sono un fattore di indicizzazione molto importante per Google ed è sicuramente un bene per la vostra indicizzazione che non ci siano errori di questo tipo nell’html del vostro sito

–          Errori di scansione: Sotto la voce “Scansione” troviamo un report interessantissimo, quello degli “errori di scansione”; si tratta di quelle url che causano errori (di vario genere) durante la scansione di Google. Tra i più importanti ci sono sicuramente i “non trovati” cioè quelli che generano un Errore 404 che rappresenta sicuramente un fattore di indicizzazione (più ce n’è più può essere giudicata bassa la qualità generale del sito) ma oltretutto rappresenta un grandissimo fastidio per l’utente finale, infatti ritrovarsi su pagine che generano 404 senza essere reindirizzato ad eventuali pagine sostitutive (o a mali estremi in Home Page) lascerebbe qualsiasi utente molto propenso a chiudere la pagine e completare una pessima esperienza sul sito.

–          Tester dei file robots.txt: Questo file è uno dei primissimi fattori che Google esplorerà del nostro sito e grazie a questa report (sempre sotto la scheda scansione) abbiamo un completo check del nostro file in modo da controllare eventuali errori o avvisi che ci vengono segnalati ed intervenire tempestivamente.

–          Sitemap: Il nome stesso non lascio spazio a dubbi; infatti, la Sitemap è quello strumento che ci permette di comunicare a Google tutte le pagine ed i contenuti presenti sul nostro sito. Difatti va strutturata bene, possibilmente dando già a Google un’idea di alberatura dei contenuti all’interno del vostro sito. Inoltre da questa voce nel Search Console abbiamo una visuale immediata di quanti sono i contenuti indicizzati rispetto a quelli inviati.

–          Risorse bloccate: questa voce la troviamo sotto alla macro categoria “indice Google” e ci permette di scoprire tutte quelle pagine che per qualche motivo (CSS, JavaScript, immagini, ecc) risultano bloccate. Attenzione: questo tipo di contenuti spesso e volentieri NON vengono indicizzati da Google portando anche un riscontro negativo generale per quanto riguarda il sito “agli occhi” di Google.

–          Rapporto Impression/click: Un buon modo per scoprire quali delle nostre pagina hanno una buona indicizzazione generale ma allo stesso tempo hanno bisogno di una vera e propria ottimizzazione è valutare le performance nelle ricerche.
Se andiamo nella scheda “Analisi delle ricerche” (macro categoria “traffico di ricerca”) e guardiamo le nostre Query selezionando sia Impressioni che click riusciamo facilmente a trovare una serie di keyword che generano un buon numero di impressioni ma scarso numero di click. A volte infatti basta essere, ad esempio, l’ultimo risultato della prima pagina per quella query; e viene da se perché si genererebbero un altissimo numero di impressioni e un basso numero di click! Ergo lavorare su quelle specifiche pagine per provare a migliorarne l’ottimizzazione di due tre posizioni potrebbe davvero far fare il salto di qualità a quel contenuto! Non sottovalutate anche la descrizione della pagina che compare nella serp, a volte inserire li una call-to-action o una descrizione più adeguata può migliorare nettamente il numero di click.