Parole come “seo”, “ranking” o ottimizzazione sono ormai in piena moda e spesso si usano per riempirsi la bocca o per decorare una proposta commerciale ad un cliente. Sembra quasi che chiunque si occupi di siti internet, web o sviluppo debba per forza saper fare “ottimizzazione seo” altrimenti deve vergognarsene.
Ma in realtà non ci sarebbe nulla di cui vergognarsi; la Seo è una materia molto complessa ed articolata e, come per tutto, bisogna lavorare come dei chirurghi in termini di conoscenze e precisione per impostare quella che potrebbe risultare come una strategia ottimale e vincente.
Ma come si imposta una corretta strategia seo?
Visto che stiamo parlando di come fare in modo che il nostro sito internet sia ben visto agli occhi di un motore di ricerca e ben performante in relazione alle keyword che ci riguardano e interessano e ovvio che bisogna partire proprio da questo. Per semplificare le chiamiamo “keyword” (mera traduzione di Parola chiave) anche se in realtà si tratta di qualcosa di un po’ più complesso, infatti a me piace dire, quando si parla di seo, che bisogna lavorare per “intercettare i bisogni”; infatti queste keyword altro non sono che una domanda, una ricerca: un bisogno che un utente palesa attraverso una ricerca nei motori di ricerca e per la quale spera e desidera trovare la risposta più adeguata.
Ecco quindi che proprio da lì bisogna partire per impostare la nostra strategie per l’ottimizzazione seo. Quali sono le abitudini di ricerca del nostro target, come scrivono, cercano e usano i motori di ricerca tutti quegli utenti che avrebbe senso fare atterrare sulle nostre pagine del sito?
Si lavora quindi sulle keyword e si cerca di capire quali sono quelle su cui lavorare per cercare di essere premiati nel ranking e comparire tra i primi risultati. Gli strumenti che voglio segnalarvi sono il Keyword Planner di Adwords che in genere si usa per la SEM ma ci permette di avere una serie di risultati su volumi di ricerca e affinità semantica di altre ricerche simili che sono indispensabile al fine di tirar fuori una lista concreta di parole chiave; e Übersuggest: un praticissimo generatore di Keyword che si basa sui suggerimenti di Google (quelli che integrano le parole che stai scrivendo sulla barra di ricerca) e che quindi permette di scoprire quali sono i termini che accompagnano le nostre principali keyword.
Spesso si lavora tantissimo con i molteplici strumenti che ci sono in giro per la ricerca di keyword e si dimentica sempre un aspetto fondamentale, quello umano, e nello specifico quello nostro personale, difatti può essere sottovalutato a volte l’aspetto del “come cercherei io questa cosa” che invece potrebbe servirci per notare aspetti semantici che gli strumenti online non saranno mai in grado di darci. Oltre a noi ovviamente, ove possibile, può risultare utile confrontarsi con gli addetti ai lavori del settore (soprattutto su contenuti verticali) per capire, al di la di quello che ci direbbe Big G, se, per esempio, un tecnico installatore di videosorveglianza cercherebbe “registratori” piuttosto che “dvr”.
Lista dei keyword alla mano una domanda dovrebbe sorgere praticamente spontanea. Chi è performante in queste keyword? Perché? Ed ecco quindi che il secondo passo della nostra programmazione strategica SEO è una vera è propria analisi del mercato e dei competitor. Dobbiamo vedere per le nostre parole chiavi chi sono i veri competitor, cioè quelli che sempre o quasi si posizionano tra le prime posizioni. E quindi, come disse Pablo Picasso: “i buoni artisti copiano, ma i grandi artisti rubano”. Perché analizzare i competitor significa capire come si comportano a livello contenutistico e come scrivono il loro codice HTML in ottica SEO per piacere così tanto ai motori di ricerca. Ovviamente senza dimenticare di guardare lo storico e la grandezza del competitor in questione, non vorrei che qualcuno si imponesse di superare nel ranking Wikipedia visto che lo ritrova per ogni query!
Dopo aver affrontato in maniera metodica questa parte teorica non ci resta che andare alla pratica, questi passaggi strategici ci permetteranno di essere pronti a rendere il sito performante in maniera ottimale per tutti quegli aspetti SEO essenziali: da tutta la parte “meta” (title, description, keyword) alla costruzione delle url e ovviamente a impostare una strategia di content generation ottimale in linea con le query più diffuse per il settore e le proposte in giro per il web. Senza dimenticare di tracciare tutto, quindi monitorare i nostri miglioramenti e il nostro posizionamento; aver analizzato bene la situazione precedente al nostro intervento ci permetterà di non sorprenderci se ad un certo punto spuntiamo in prima pagina per qualche query.
Seguendo queste semplici direttive progettare una strategia Seo vincente non sarà un problema, dopodiché non resta che passare alla pratica e sperare che Google sia gentile con noi!