Formazione finanziata

Nei contesti lavorativi di qualsiasi genere, poter contare su personale ampiamente formato è un’esigenza che le aziende non possono assolutamente trascurare. In tantissimi casi, infatti, la modernizzazione dei processi o l’integrazione di particolari tecnologie diventa quasi essenziale per rimanere ad un buon livello concorrenziale, ma è anche chiaro che i dipendenti e gli operatori preposti devono essere pronti a tale evoluzione.

La formazione finanziata è un’opportunità concreta, per le aziende, di migliorare i propri processi di produzione e lavoro (in decine di settori), sfruttando un mezzo economico da utilizzare per il piano formativo del proprio personale addetto.

Con Atik potrai acquistare la tua soluzione Software grazie alla formazione finanziata usufruendo di un rimborso economico che copre tutti i costi, scopriamo meglio come funziona.

Che cos’è la formazione finanziata?

Partendo dalle basi: cosa intendiamo quando parliamo di formazione finanziata?

La formazione finanziata è un mezzo di sostegno economico che viene messo a disposizione delle aziende affinché, queste, possano effettivamente garantire un percorso formativo di alto livello ai propri dipendenti, con lo scopo di arricchire le competenze e migliorare la produttività.

Si tratta quindi di un vero e proprio beneficio finanziario che può essere utilizzato per l’acquisizione e l’espletamento di un piano formativo specifico, a discrezione dell’azienda.

Questo beneficio, comunque, non permette unicamente di finanziare la formazione, ma anche di coprire le spese relative al materiale didattico (qualora previsto dal piano formativo), alla retribuzione dei docenti, così come anche alla spesa relativa alle strutture di tipo didattico che verranno impiegate, come le aule o le sale riunione per le lezioni ed i percorsi più specifici.

Si tratta perciò di un’opportunità fondamentale per le aziende, che possono ridurre notevolmente le spese legate alla formazione del proprio personale, potendo quindi concentrare le forze sullo sviluppo di competenze e skills essenziali per l’evoluzione del mondo lavorativo moderno, nonché di servizi come la gestione degli interventi tecnici o simili.

È un’opportunità davvero valida per gli imprenditori: permette alle imprese di continuare a crescere, lato formazione, senza doversi sobbarcare interamente delle cifre importanti per corrispondere i percorsi di studio per i propri dipendenti.

 

Come funziona la formazione finanziata

Viste le dinamiche generali, cerchiamo di capire meglio il funzionamento dietro alla formazione finanziata.

Come abbiamo già detto, lo scopo è quello di migliorare i processi interni riducendo i costi che potrebbero essere associati alla formazione del personale. La formazione finanziata permette quindi alle aziende di ottenere dei voucher di tipo formativo-aziendale, che vengono rilasciati ed assegnati ai dipendenti per seguire il percorso formativo di interesse dell’azienda.

Ogni dipendente può dunque ricevere un voucher del massimo valore di 2.000 euro a persona, reso disponibile per dipendenti con contratto a tempo indeterminato/determinato o a soci e dirigenti. Questa somma può essere utilizzata per anno solare, e può essere integrata con eventuali fondi maturati nell’ambito del proprio fondo interprofessionale.

L’accesso concreto alla formazione finanziata si sviluppa secondo un percorso in step:

  • Identificazione delle esigenze di formazione: individuazione di necessità di formazione sulla base di nuove tecnologie, cambiamenti normativi o miglioramento delle competenze necessario;
  • Ricerca di opportunità di finanziamento: possono cambiare in base all’azienda ed alle sue esigenze, nonché anche in base al settore di provenienza;
  • Valutazione dei programmi di finanziamento: esaminare i requisiti e le condizioni dei programmi per scegliere quello più appropriato;
  • Presentazione della domanda: compilare e inviare la domanda di finanziamento con dettagli sul piano di formazione;
  • Approvazione della domanda: ottenere l’approvazione dell’ente finanziatore dopo la valutazione della richiesta;
  • Implementazione della formazione: organizzare le sessioni di formazione e assegnare i dipendenti ai corsi pertinenti;
  • Monitoraggio e rendicontazione: seguire il progresso dei dipendenti e fornire report periodici all’ente finanziatore.

Le domande di richiesta per il voucher possono essere inoltrate fino al 28 Novembre 2024.

Accessi e regole economiche

La formazione finanziata prevede comunque che si rispettino determinati requisiti di accesso, o comunque delle “regole” che permettano lo sblocco del beneficio solo alle aziende ed agli utenti che ne hanno concretamente bisogno.

Partendo dalle aziende, infatti: ogni singola impresa avrà a disposizione un importo annuo massimo, da spendere in formazione finanziata, di circa 50.000€. Questi saranno dunque distribuiti ai vari dipendenti sotto forma di voucher, con un valore massimo – come abbiamo già detto – fisso sui 2.000€ per persona.

Il rimborso massimo che l’impresa può ottenere per i propri dipendenti, per partecipare ai percorsi formativi, varia però in base al livello di competenze da acquisire.

I livelli EQF tra 6 e 8, ad esempio, sbloccano l’accesso ai voucher massimi di 2.000€ per lavoratore.

I livelli EQF tra 4 e 5 permettono invece di ottenere cifre fino a 1.500€ per dipendente, mentre i livelli EQF 3 possono attivare voucher fino a 800€.

I percorsi devono avere una durata minima, la quale varia allo stesso modo in base al livello EQF:

  • Per i livelli EQF 6-8, la durata minima è di 40 ore;
  • Per i livelli EQF 4-5, la durata minima è di 30 ore;
  • Per il livello EQF 3, la durata minima è di 16 ore.

 

Altra regola molto interessante, domandata principalmente alle aziende nel momento in cui eseguono richiesta di percorso formativo, riguarda la selezione dei soggetti erogatori dei vari percorsi. Ogni impresa dovrà infatti rivolgersi solo a soggetti con proposte formative approvate dai cataloghi regionali.

Tra questi enti erogatori rientrano dunque gli enti registrati presso le sezioni A o B dell’Albo regionale degli operatori autorizzati per erogare servizi nel campo dell’istruzione e della formazione professionale; Università legalmente riconosciute e istituti regolamentati.

 

Esempi pratici di come usare la formazione finanziata

La formazione finanziata permetterebbe a qualsiasi azienda di evolversi, andando ad inserire all’interno del proprio processo produttivo delle nuove opportunità di gestione e lavoro, che potrebbero appunto potenziare l’intero apporto di produzione.

Per comprendere meglio quella che è l’importanza della formazione finanziata, facciamo qualche esempio pratico, osservando da vicino potenziali dinamiche e soluzioni interessanti di tipo aziendale.

La prima opportunità è legata al comparto gestionale di una qualsiasi azienda.

Al fine di ottimizzare il processo di controllo di gestione, si potrebbe procedere all’acquisizione degli strumenti necessari, inclusi software di business intelligence come Power BI. Questa è una suite che raccoglie tutta una serie di strumenti legati alla gestione del business, la quale permette di generare report per l’analisi dei dati aziendali con lo scopo di supportare i più importanti processi decisionali.

In questo senso, si potrebbe fare uso delle opportunità di formazione finanziata per addestrare il personale dell’area amministrativa all’uso delle nuove integrazioni, come all’utilizzo di questo genere di software.

Altro esempio potrebbe invece coinvolgere il miglioramento della gestione delle trattative, soprattutto in ambiti aziendali dove queste sono abbastanza frequenti. Per migliorare l’efficacia del processo commerciale aziendale, si potrebbe integrare un sistema gestionale CRM, il quale permette di gestire i primi contatti con i clienti, archiviare e catalogare le anagrafiche, organizzare appuntamenti, registrare storici e segnare tutti punti focali della trattativa in corso.

Tutti gli aspetti formativi relativi al prodotto – e alla rete commerciale – saranno gestiti attraverso i finanziamenti per la formazione disponibili con formazione finanziata.

Con l’obiettivo di ottimizzare il servizio di assistenza al cliente, si potrebbe provvedere all’implementazione di un sistema completo per la gestione dei ticket e degli interventi. Esempio perfetto potrebbe essere un sistema come Freshworks (che gestisce anche marketing, vendita e IT, oltre al supporto).

Questo potrebbe offrire degli strumenti interessanti di supporto al cliente sia nel pre che nel post vendita, coinvolgendo anche l’assistenza interna e le varie casistiche tipiche di questo genere di operazioni.

La formazione finanziata permetterà di istruire il personale all’utilizzo concreto di questo nuovo sistema di gestione.

I tipi di formazione previsti

Ora che abbiamo perciò una panoramica molto più chiara di quella che è la formazione finanziata, è fondamentale chiedersi i tipi di formazione che è possibile finanziare con questo genere di strumento. In generale, sappiamo che esistono almeno 3 tipologie di formazione finanziata:

  • Formazione aziendale: si tratta di percorsi a cui si accede quando si partecipa ad interventi che sono promossi direttamente dalle aziende interessate, specie quando si parla di trasformazione, evoluzione o ristrutturazione interna. Può coinvolgere, ad esempio, percorsi per l’apprensione di strumenti gestionali come Calypso o Mago4;
  • Formazione pluriaziendale: sono azioni formative, generalmente di piccole attività, che sviluppano dei piani di formazione professionale da presentare ai propri dipendenti, svolgendo tale attività in maniera congiunta. Tale operazione si sviluppa quando più di un imprenditore intende raggiungere un determinato obiettivo, generando quindi più di un’azienda che si interessa ad uno specifico percorso di formazione;
  • Formazione individuale: questi sono interventi formativi che vengono proposti in maniera altamente specifica nei confronti di uno specifico dipendente. Ciò dispone un percorso nettamente più specifico, pensato per lasciare che il dipendente apprenda nuove skills e competenze.

Quando e come seguire le attività di formazione

Come si sviluppano perciò i percorsi? Quali sono i tempi e le modalità con cui si possono seguire tali operazioni di apprendimento?

La scelta è generalmente in mano delle aziende, che possono organizzare i propri dipendenti come meglio preferiscono per accontentare le esigenze dell’azienda. In certe situazioni, dunque, i percorsi formativi potrebbero tenersi durante l’orario lavorativo: in questo caso, l’azienda formulerebbe dei permessi speciali, che permetterebbero ai dipendenti di frequentare i corsi senza ripercussioni sul lavoro.

Allo stesso modo, però, i percorsi formativi potrebbero anche essere installati in orari extra-lavorativi, da frequentare dunque al di fuori dei propri turni all’interno dell’azienda.

Bisogna comunque ricordare che i corsi di aggiornamento che fanno parte della formazione obbligatoria sono invece sempre inseriti all’interno dell’orario di lavoro.

 

Quali sono le soluzioni di finanziamento?

Nonostante esistano diversi canali di finanziamento, nella maggior parte dei casi i fondi che alimentano questo sistema provengono dai fondi interprofessionali, ossia entità associative di natura privata istituite in base alla legge 388/2000

Questa disciplina l’accordo tra le varie parti sociali per destinare una modesta frazione (lo 0,30%) dei contributi INPS versati dalle imprese aderenti all’organizzazione, allo scopo di promuovere iniziative formative rivolte ai propri dipendenti.

Per aderire ai Fondi Interprofessionali, è necessario procedere tramite il completamento del modello di denuncia contributiva DM10, indicando il fondo specifico prescelto.

Importante ribadire che il versamento rappresenta un’imposizione legale, mentre la selezione del Fondo si configura quindi come un’opportunità vantaggiosa.

 

 

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