Ogni giorno, camminando in strada o entrando in edifici, banche, ecc, ci capita di vedere telecamere indirizzate in aree particolarmente sensibili. Con il termine “sensibile” si intende in genere zone in cui la “sicurezza” è di interesse primario.

Ma come funziona una telecamera e come trasmettono le immagine riprese?

Non subentrandoci sul funzionamento, diremo che il comportamento è come quello di una macchina fotografica, dove all’interno non c’è una pellicola da impressionare bensì un sensore (CCD o CMOS) che si comporta alle stesso modo della pellicola. A questo punto una serie di circuiti interni trasformano le immagini in un segnale analogico.

Il segnale analogico prodotto fa riferimento allo standard PAL,  ossia alla scomposizione di un immagine in 625 righe orizzontali mentre per le righe verticali (Risoluzione Orizzontale) dipende dalla telecamera (es. Telecamera GANZ  ZC-BNT4312PHA risoluzione orizzontale = 580 TVL) . Tale segnale contiene:

1) somma delle informazioni relative alla luminanza e cromanza dell’immagine

2) informazioni di sicronismo

3) informazioni per estrapolare i colori dalla 1) , detto BURST

Dal punto di vista elettrico, il segnale presenta una tensione  con valore picco-picco pari ad 1V (da 0V a 0,7V per rappresentare l’immagine e da -0,3V a 0V per il sincronismo)  e una banda di 6 MHz.

A questo punto per trasmettere il segnale “composito” si utilizza un cavo coassiale connesso alla telecamera tramite connettore BNC Maschio attestato sul cavo stesso.

Come cavo coassile in genere si utilizza l’RG59 ( o  l’RG179) il quale presenta una impedenza di 75Ohm. Tale impedenza è molto importante. Infatti per poter trasmettere il segnale il modo ottimale, la telecamera deve poter vedere in uscita una tale impedenza, così come il cavo coassiale deve poter vedere verso il registratore o un monitor una tale impedenza. La stessa cosa vale per i connettori BNC. Se nella catena non fosse rispettata tale caratteristica, ci sarebbero problemi di riflessione dell segnale, ossia il segnale non arriverbbe a destinazione (oppure attenuato in modo elevato).

I cavi RG ovviamente presentano altre caratteristiche da considerare, come ad esempio l’attenuazione delle frequenze in base alla lunghezza del cavo. Tale caratteristica , se trascurata, può rendere un impianto tvcc di bassa qualità. I costruttori di tali cavi infatti forniscono delle tabelle relative a tali attenuazioni. Vediamo i due casi seguenti:

RG59

DATI DI ATTENUAZIONE IN DECIBEL PER 100 m.

1 MHz = 1.0
5 MHz = 2.0
10 MHz = 3.0
50 MHz = 6.9
100 MHz = 9.8
200 MHz = 14.8
400 MHz = 21.7
700 MHz = 29.2
900 MHz = 33.10
1000 MHz = 35.80

RG179

 
DATI DI ATTENUAZIONE  IN DECIBEL PER 100 M.
1 MHz = 2.0
5 MHz = 2.5
10 MHz = 3.6
50 MHz = 7.9
100 MHz = 11.2
200 MHz = 16.1
400 MHz = 23.0
700 MHz = 31.80
900 MHz = 36.40
1000 MHz = 39.40

Ora, per avere un segnale ancora ottimale,  l’attenuazione massima a 6Mhz (banda del segnale video da 50Hz a 6MhZ) deve essere non superiore ai 3 dB. Quindi, in modo approssimativo, possiamo calcolare a quale distanza abbiamo un attenuazione di 3db per i due cavi:

RG59

100:2,2=x:3         quindi     x=136 metri

RG179

100:2,7=x:3         quindi     x=111 metri

Quindi con un cavo RG179, il cavo può essere lungo al massimo 110metri , mentre per un RG59 possiamno arrivare fino a 140m.

Ovviamente, a parità di lunghezza, il cavo RG59 attenua meno il segnale video rispetto al RG179, permettendo di avere un segnale di migliore qualità.

Link Utili

Telecamere Ganz

https://www.cbceurope.it/index.php/it/ganz/telecamere