Durante l’evento del CeBIT 2017 ad Hannover, Huawei ha presentato la nuova soluzione Storage-as-a-Service, con la speranza di incoraggiare sempre più aziende a passare i loro dati sul cloud. Lo STaaS gestisce SAN, NAS, oggetti e altre apparecchiature di storage in un’unica interfaccia. Huawei afferma che Il consolidamento degli asset di storage in pool di risorse, l’allocazione on-demand, e dunque un migliore utilizzo delle risorse, consentono alle aziende di ridurre il costo totale di proprietà del 20% circa.
“Poiché il processo di adozione del cloud si sta velocizzando, senza alcun dubbio i servizi IT diventeranno una parte sempre più importate delle operazioni di data center. La nostra soluzione STaaS consolida le risorse on- e off-premise e offre servizi di storage dei dati standardizzati, automatizzati e on-demand per agevolare la trasformazione cloud delle aziende”, ha commentato Meng Guangbin, presidente IT Storage Product Line di Huawei.
Michael Issa, direttore responsabile della gestione dei prodotti di storage, ha aggiunto: “Se si guarda alle grandi realtà aziendali, si nota che c’è sempre stato un gap tra il carico di lavoro gestito in azienda e quello cloud-native. Il piano è quello di virare verso una soluzione che permetta alle aziende di creare uno storage virtuale che unisca il carico di lavoro gestito in azienda e quello cloud-native”.
Huawei ha creato per questo lo Storage-as-a-Service, per offrire servizi di storage in maniera coerente sia on-premise sia off-premise e gestire i dati e le operazioni in modo intelligente per supportare le aziende nel loro percorso di migrazione verso il cloud, proteggendo nello stesso tempo una quantità di dati che diventa sempre più imponente.
La soluzione di Huawei introduce un’architettura unificata che consente agli utenti di accedere a un catalogo di servizi e “service level agreement” offrendo allo stesso tempo un’esperienza sia on-premise che off-premise e agevolando la migrazione verso il cloud. In questo modo le aziende possono evitare i vincoli derivanti da specificità dei singoli vendor usufruendo di un’architettura aperta che sottintenda un elevato livello di collaborazione all’interno di un solido ecosistema.
La soluzione STaaS sarà messa in atto attraverso il sistema di storage management basato su OpenStack OceanStor DJ, che “permette di controllare il carico di lavoro e avere esperienze similari sia off-premise sia sul public cloud”, ha concluso Issa.
Huawei ha inoltre annunciato che il suo all-flash OceanStor Dorado V3 (realizzato per gestire ingenti quantità di dati con tempi di risposta inferiori ai 500μs con altissimi livelli di performance (4 milioni IOPS) e con il 99,999%, di affidabilità) è ora disponibile in tutto il mondo, dopo essere stato lanciato in Cina lo scorso settembre.