E-commerce

 

L’acquisto di prodotti online è sempre più diffuso in Italia: l’e-commerce è la nuova frontiera dello shopping ma anche dell’acquisto di beni di prima necessità o di servizi. Gli e-commerce possono essere integrati o meno con il gestionale di un’azienda, in modo da avere ogni aspetto del proprio business a portata di mano (per esempio integrando il gestionale Mago all’e-commerce).

I dati dell’e-commerce in Italia

L’Italia è al 7° posto nel mercato europeo dell’ecommerce con 13,278 milioni in fatturato. Tra i paesi del Sud Europa è al secondo posto, preceduta dalla Spagna con 16,900 milioni e seguita da Turchia, Grecia, Portogallo, Croazia, Cipro e Malta. Nonostante il gap tra il nostro paese e il primo paese europeo sul mercato e-commerce (la Germania), il futuro dell’Italia nell’online shopping è promettente. Gli introiti derivati dalle vendite online sono cresciuti di anno in anno, registrando un aumento del 142% dal 2006 al 2016 e facendo dell’Italia il paese più appetibile sul mercato del Sud Europa. Per ora, l’e-commerce rappresenta il 2% del fatturato delle vendite.

Come e chi vende

In Italia il 20% dei negozi online genera il 70% del giro d’affari totale. Ciò significa che gli e-commerce che vendono sono pochi e c’è ancora un’oligarchia del mercato, capitanato dai brand internazionali piuttosto che da e-store locali. Infatti, i 5 top e-commerce in Italia (classificati per traffico) sono:

  • Zalando
  • Amazon
  • Euronics
  • IBS
  • Bon Prix

Il 53% della quota di mercato è rappresentato da pure players (aziende che vendono solo online) e sono quindi specializzate nel soddisfare le esigenze dei clienti in fatto di usabilità, sicurezza e privacy. Pensiamo infatti di dover fare un acquisto online: siamo portati a comprare da un sito web che ci ispira sicurezza, fiducia e serietà.

ecommerce

Come e cosa si compra

Come comprano gli italiani online? E cosa comprano, soprattutto? La top 3 dei prodotti più venduti online vede in testa i prodotti di elettronica (smartphone, pc, accessori), al secondo posto vestiti e scarpe e al terzo posto libri. Questa classifica può essere giustificata dai prezzi generalmente più bassi cui si possono acquistare elettronic devices e dalla più ampia scelta per quanto riguarda vestiti e libri. Ovviamente, la comodità di ricevere a casa il prodotto è ancora al primo posto tra le motivazioni che spingono gli italiani ad acquistare online. Tuttavia, c’è ancora poca fiducia nel mondo dell’e-commerce: la maggior parte degli italiani, infatti, preferisce pagare usando una prepagata o i contanti al momento della consegna, piuttosto che una carta di credito. Inoltre, la cross-boarder activity è prominente: il 79% degli utenti ha fatto acquisti su un sito non italiano, preferendo Uk, Germania e Cina.

 

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Chi compra online

Tra gli utenti che fanno acquisti online in Italia, i più attivi sono quelli tra i 25 e i 34 anni, uomini e donne. Nel 2015 gli e-shoppers erano circa 16 milioni, mentre nel 2016 sono aumentati del 20%: ciò indica che avere un e-commerce porterà sempre più guadagno. Attualmente, però, solo il 42% degli utenti fa acquisti online e preferisce comprare servizi piuttosto che prodotti, a causa dell’ancora poca fiducia verso la sicurezza di Internet.

Quanto spendono gli italiani?

Il numero di prodotti medio nel “carrello” di un italiano è di 4 prodotti, mentre il valore medio è 90 euro. In un anno, un compratore spende in media 180 euro. Un sondaggio ha dimostrato inoltre come il 60% degli italiani cerca online il prezzo più basso prima di acquistare, mentre il 65% apprezza la spedizione gratuita.

I dati dimostrano quindi che l’ecommerce in Italia è in netta crescita, ma che bisogna avere le competenze per rendere il proprio store online sicuro e navigabile dagli utenti. Se non si hanno risorse interne da dedicare completamente allo sviluppo e alla gestione di un e-commerce, è meglio affidarsi a un’azienda di consulenza informatica come Atik, specializzata nella creazione, nell’integrazione gestionale e nella gestione degli e-commerce.