Con il crescere continuo della tecnologia vediamo sempre piu persone che utilizzano dispositivi elettronici , smartphone , Pc etc.. Questo naturalmente fa crescere anche la richiesta di apparati di archiviazione in quanto la quantità di dati creati come i documenti , foto e video e i dati scaricati da internet,( Mp3 , Programmi e quant’altro) è talmente elevata che anche i Pc di ultima generazione che presentano dischi da 1 , 2 Terabyte ( 1 Tb = 1024 Gb ) non riescono a volte a immagazzinare la quantità necessaria. Se pensiamo ad esempio all’avvento negli ultimi anni delle fotocamere digitali pensiamo anche a quante foto ogni utente ora ha la possibilità di scattare.Mi viene da ridere se penso che anni fa compravo una macchinetta usa e getta della Kodac che faceva al massimo 24 foto..! Ora in un giorno per una gita mi puo’ capitare di scattare anche 150 foto , in quanto posso sempre cancellarle a mio piacimento o tenerle , ma questo comporta Capacità e Spazio , 2 parole che negli ultimi anni si sono fatte sentire! Scrivendo infatti questo articolo la mia curiosità mi ha portato a chiedermi “Se sommo tutti i Byte di ogni persona e azienda nel mondo quanto sarà la somma totale ?” Per fortuna non ho dovuto cimentarmi in questo calcolo assurdo ( anche impossibile per me ) ma ho scoperto che a calcolarla ci hanno pensato Martin Hilbert e Priscilla Lopez, due ricercatori della University of Southern California.
Secondo le loro stime lo storage mondiale dovrebbe ammontare a circa 295 Exabyte, circa 295 miliardi di Gigabyte, calcolati praticamente sommando lo spazio disponibile su hard disk, chiavette, SSD, schede di memoria, supporti ottici, nastri magnetici, ecc.
Il dato rilevato prende in considerazione la capacità di memorizzazione tra il 1986 e il 2007, ma si può presumere che adesso è sicuramente quadruplicato.
Per darvi un’idea delle dimensioni dello storage globale, 295 exabyte corrispondono a circa 1.2 miliardi di hard drive di grandezza media. I ricercatori sono giunti a questa conclusione stimando la quantità di dati immagazzinati su 25 diverse tecnologiche che comprendono PC, DVD, ma anche libri e pubblicità.

“Se dovessimo prendere tutte queste informazioni e inserirle in una serie di libri, potremmo coprire l’intera area degli Stati Uniti o della Cina con tre strati di tomi ; nel 2000 il 75% delle informazioni immagazzinate era ancora in formato analogico (video cassette principalmente), ma a partire dal 2007 il 94% dei dati è diventato digitale” ha commentato Dottor Martin Hilbert della University of Southern California

Vi riporto l’articolo sicuramente piu’ dettagliato : https://www.bbc.co.uk/news/technology-12419672

Tralasciando l’utenza domestica nel mio lavoro sono a contatto con questa “problematica” di spazio in quanto nelle aziende dove lavoro solitamente la crescita di immagazzinamento dati è sempre piu forte e soprattuto non deve essere cancellata! Qui entra in gioco il discorso del Backup che naturalmente ogni azienda  necessita  in quanto i dati sono sensibili e sempre richiesti , soggetti ad essere cancellati a causa di errori degli utenti. Pensiamo ad esempio alla posta aziendale. Per chi si affida a Server Exchange ( o altri ) in casa deve sempre controllare bene la quantità di spazio rimasta in quanto se il disco che ospita i servizi di posta si satura la stessa potrebbe non funzionare mandano “in panico” gli utenti che quotidiamente vivono di email. Per una nostra azienda cliente composta da 50 caselle di posta ad esempio abbiamo pensato di tenere la posta attuale fino a 2 anni addietro mentre per le email con data precedente abbiamo creato una policy che le archivia in un altro disco in modo da permettere di non “riempire” il disco principale altrimenti sempre soggetto a rischio saturazione. Stesso discorso vale per i Backup. Se i dati sono tanti bisogna ponderare bene le scelte migliori con previsioni future di immagazzinamento dei dati e quindi se ad esempio il backup viene effettuato su disco controllare che non si saturi con i lavori futuri che richiederebbero capacità maggiori ( nonostante magari la sovrascrittura dei dati nei processi di Backup) A questo proposito abbiamo installato dei dispositivi Storage Nas : Network Attached Storage ** Da Wikipedia **

Generalmente i NAS sono dei computer attrezzati con il necessario per poter comunicare via rete. Si tratta di dispositivi dotati solitamente di un sistema operativo basato su Linux (generalmente trasparente dall’utente) e di diversi hard disk destinati all’immagazzinamento dei dati. Tale architettura ha il vantaggio di rendere disponibili i file contemporaneamente su diverse piattaforme, come ad esempio Linux, Windows e Unix (o Mac OSX), dove il sistema operativo implementa server di rete con gli standard più diffusi tra i quali ad esempio FTP, Network File System (NFS), Samba per le reti Windows e AFP per le reti OSX MAC

Ci siamo trovati molto bene con Nas Qnap

“Quality Network Appliance Provider” ovvero “Fornitura di Apparecchi di Rete di Qualità” questa è la missione di QNAP Systems, Inc. che si è impegnata a divenire fornitore leader mondiale nel settore dei Network Attached Storage (NAS) e dei Network Video Recorder (NVR).

Nella fattispecie abbiamo installato un Qnap Turbo Ts 419 PII con 4 dischi in Raid 5 e permette d’installare quattro dischi da 3,5 o 2,5 pollici,  ha due porte Gigabit Ethernet, quattro porte USB (una frontale e tre posteriori) e due porte eSATA. Facendo si che sia raggiungibile tramite un indirizzo Ftp è risultato molto utile e di facile apprendimento per il nostro cliente. Infatti collegandosi alla pagina dedicata per l’Ftp è possibile accedere ai files , tramite un programma dedicato ( Filezilla ad esempio ) o tramite Browser Ma questo è un aspetto abbastanza comune.

Il Nas Qnap ospita vari servizi accessibili tramite Browser Web : “https:// indirizzo Ip:8080/cgi-bin/html/login.html”  e  accedendo con le opportune credenziali infatti sono disponibili varie opzioni che rendono questo Storage molto versatile:

Pagina di Accesso al Qnap

Pagina di Accesso al Qnap

 

Menu del  Qnap

Menu del Qnap

Il nostro  cliente necessitava di un Backup Giornaliero di tutti i dati presenti sul disco del Qnap su un Hard Disk Esterno Usb.
Il mio problema , tema di questo articolo , è che nonostante avevo collegato l’ Hard Disk Usb al Qnap veniva riconosciuto ma non “Montato”
Posizionandomi nel menu di sinistra sulla voce “Dispositivo Esterno ”  / Archvio Esterno infatti  notavo come in figura , alla voce Status : ” Unmounted” , e nonostante avessi direttamente formattato il disco dal pulsante proposto dal Qnap il disco continuava ad essere “Non Montato” .
Disco "Non Montato"

Disco "Non Montato"

Quindi vedendo che anche cliccando su “Format Now” non risolvevo il problema ho collegato il disco Usb ad un Pc  ( S.O. Windows Xp ) e veniva riconosciuto come dispositivo esterno  ma  nella Gestione dei Dischi  ( Click destro su Risorse del Computer , Gestione , Archiviazione , Gestione del disco ) ho notato che il disco risultava  “Gpt Protective Partition” e non potevo accedere a nessuna funzionalità quale Formattazione , Cambio Lettera del Drive  o l’inizializzazione.
Mi sono affidato ad un utility presente su Windows Xp chiamata DISKPART.
Essa permette infatti di convertire un disco Gpt in un Mbr rimuovendo tutti i dati presenti ( naturalmente il mio disco era nuovo privo di dati ) e le strutture di partizioni presenti
Digitando dal Prompt dei comandi di Dos la parola Diskpart si accede infatti a questa utility.
Successivamente per vedere la lista dei dischi si digita : List Disk , poi Select per focalizzare un disco -> Esempio : Select Disk 1
Lanciando  il comando ” Clean” si rimuove il disco Gpt .
Eseguendo infatti questi semplici comandi e tornando nella Gestione dei Dischi ho potuto finalmente inizializzare il disco formattandolo.
Ricollegandolo al Nas Qnap con mia grande soddifazione ho finalmente letto il messaggio tanto desiderato : Status Ready
Qnap Disco Montato

Qnap Disco Montato

Un ultima curiosità :  a proposito di capacità di dati ultimamente ho sentito parlare di yottabyte :

Lo yottabyte è una unità di misura dell’informazione o della quantità di dati, il termine deriva dal la unione del prefisso SI yotta con byte ed ha per simbolo YB. Il prefisso yotta deriva dal termine greco okto a indicare l’ottava potenza di mille. A causa dell’uso improprio dei prefissi binari nel definire e usare il kilobyte, il valore dello yottabyte nella pratica comune ha potuto assumere i seguenti significati:

  • 1.000.000.000.000.000.000.000.000 byte = 10008 = 1024 byte

ossia 1 quadrilione di byte.

A presto

Simone